DIRITTI D'AUTORE

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sabato 12 aprile 2008

UNA SASSENACH NELLE HIGHLANDS

I libri di questa saga, che in Italia, per il momento, non sono stati tradotti tutti, in realtà sono già 6-7; l'ultimo, in ordine di pubblicazione, so che è venuto fuori in USA a settembre 2007. E, per annuncio dell'autrice stessa, ci resterà da aspettare solo un altro che sta scrivendo e che concluderà, l'appassionante saga di Jamie e Claire.

ESPERIENZA PERSONALE
Quando ho visto La Straniera e il 2° vol. L'Amuleto d'Ambra in libreria restai affascinata dalla trama intrigan
te e avventurosa, che univa il romance al fantasy, ma non li consideravo altro che dei romanzi leggeri da leggere quando hai la mente stanca. Così aspettai un pò per leggerli e, nel frattempo, uscito anche il 3° vol. (Il Ritorno), che completa l'Amuleto d'ambra, lo comperai in attesa di essere un pò più stressata e più disponibile per quel genere di lettura che ritenevo fossero i romanzi della Gabaldon, non essendo io né più un'adolescente, né particolarmente amante del romance.
Non mi aspettavo però assolutamente niente di quello sconvolgimento che procura la lettura di questi libri, per cui mi accinsi a leggere con una certa incoscienza LA STRANIERA, inconsapevole del profondo coinvolgimento e della trasformazione che mi avrebbe assalita.

TRAMA
1945. La seconda guerra mondiale è appena finita, Claire Beauchamp si riunisce al marito Frank Randall, insigne storico e prof. universitario appassionato di storia scozzese del 700. Insieme si recano appunto in Scozia per le ricerche di lui e del suo albero genealogico approfittandone anche per fare una seconda luna di miele.
Sono sposati da otto anni, ma saranno stati insieme si e no un anno all'inizio.
Entrambi sono inglesi.
La ricerca di Fra
nk sui suoi antenati li ha portati a Inverness e al capitano Jonathan Wolveric Randall, altrimenti detto Black Jack Randall, ritenuto un eroe essendo morto sul campo di Culloden nel 1743, durante la battaglia degli highlanders contro l'Inghilterra, dopo il ripudio e l'esilio di Giacomo II Stuart e dei suoi eredi, in particolare del primo Charles, erede al trono, in favore di un cugino del ramo tedesco della casa reale degli Hannover, Giorgio I.
Claire, che dal canto suo trova noiosissima la mania del marito per i suoi avi, appassionata di botanica e di erbe mediche (come l'autrice, che era insegnante universitaria di questa materia), in compagnia di un vecchio signore di Inverness si reca sulla collina dei Craigh na Dun, dove resiste ancora un cerchio di pietre (dolmen) antichissime, entro il quale si svolgevano riti pagani e, altrimenti conosciuto, ancora nel 1945, come la collina delle fate.
La mattina seguente si reca ancora col marito ad assistere, nascosta, ad uno dei rituali pagani che si svolgono
tra le donne del luogo, le fate appunto.
In seguito, sempre di mattina, ci andrà da
sola per raccogliere le famose erbe e, incuriosita da ciò che ha visto fare dalle fate, si reca al centro del cerchio. Attratta da alcuni suoni, per capirne la provenienza, si avvicina ad uno degli enormi blocchi di pietra, che presenta, però, a differenza degli altri, una spaccatura. Vi entra e, all'improvviso si sente travolgere da una forza magnetica irresistibile e da un vortice velocissimo, di forze e suoni confusi che la fa girare e perdere i sensi.
Quando si ri
sveglierà sarà già buio e si ritroverà più giù della sommità della collina.

STRANE INCONGRUENZE

Strada facendo, i
mpensierita per l'ora e per la preoccupazione procurata a Frank per la sua assenza involontaria, si imbatte proprio in lui, o per lo meno quello che crede essere lui, ma stranamente abbigliato: in giubba rossa e stivali neri, più simile ad un costume carnevalesco che ad abiti del '45. Infatti, quella è la divisa dei dragoni dell'esercito di sua maestà britannica Giorgio I.
Quando Claire chiede a Frank perchè è vestito così e se lui è stato in pensiero per lei, l'individuo, compitamente, le risponde sorpreso che non capisce di cosa stia parlando e come mai continua a chiamarlo Frank, e che nella sua famiglia non c'è nessuno con questo nome, ha solo qualche amico e non ha mai avuto l'onore di conoscerla. Perciò Claire, un pò infastidita e sgomenta, nota che lo sguardo dell'uomo, somigliante molto a Frank, non è mite e affabile come ricorda, ma crudele e astuto; per cui gli chiede qual è il suo nome. "Capitano Jonathan Wolveric Randall, dell'esercito di sua maestà britannica", risponde. Potete immaginare a quella risposta Claire come si sia potuta sentire. E, abbigliata con un vestitino corto e senza maniche, vien
e scambiata dal capitano per una prostituta in fuga, anche se lui non riesce a spiegarsi il motivo e la provenienza visto che dall'accento è chiaramente inglese nonostante parli in un modo strano. Cerca perciò di approfittare di lei. Ma all'improvviso Claire sente abbattersi sulla sua povera testa qualcosa di pesante e perde di nuovo i sensi. Quando rinverrà si troverà in mezzo ad una ventina di highlanders con tanto di kilt e spade che la sommergono di domande di tutti i generi. Alla fine, il gruppo conclude, pur non dandolo a vedere a vedere a lei, che a causa del suo aspetto curato e pulito e da come parla non è una prostituta, nonostante lo strano abbigliamento. E' sicuramente una spia infiltrata degli inglesi in fuga chissà da che.
Non sapendo che farsene di lei gli highlanders se la portano dietro e giungono a cavallo (non c'è traccia di auto, né di quella che Claire aveva parcheggiato nelle vicinanze) in una casupola, ai piedi della collina, dove troveranno il resto dei loro uomini.

Claire, strada facendo è sempre più stupita: è si ancora nei pressi di Craigh na Dun come quando si era recata quella mattina, ma non vede più le luci elettriche che distinguevano l'esistenza di Inverness in lontananza, adesso è tutto buio. Possibile che ci sia stato un improvviso black out? Il suo stupore poi aumenta maggiormente di fronte agli highlanders vestiti col kilt, cosa che ormai nel 1945 fanno solo per folklore; e quando entra nella casupola resta addirittura senza parole perchè vede, oltre ad altri highlanders che tracannano wiskhy come fosse acqua, una ragazza sudicia e vestita in uno strano modo: con una gonna lunga fin oltre i piedi e i capelli coperti da una cuffia come quelle che si usavano secoli prima.
Claire capisce dai discorsi degli uomini, mezzi in inglese e mezzi in gaelico, che devono andar via da lì al più presto perchè gli inglesi sono sulle loro tr
acce, ma che non sanno che pesci prendere a causa di un giovane che mostra un braccio lussato e dalla smorfia di dolore impressa sul viso sembra fargli piuttosto male. Si deduce, pertanto, che non può certo cavalcare e tenere le briglie. Così gli uomini, in particolare uno alto chiamato Dugal, forse il capo, sembra dispiacersi più degli altri per il giovane, e tenta di rimettergli a posto il braccio, ma con l'effetto opposto di rischiare di spezzarglielo e complicare maggiormente le cose.
Dopo diversi tentativi da parte di alcuni degli uomini presenti, Claire, indignata, intima a tutti di smettere di torturare quel povero ragazzo perchè lei
sa come metterglielo a posto: è il suo lavoro! Il giovane di nome Jamie la guarda finalmente speranzoso e la lascia tentare, questa volta con successo. E, grato, le rivolge un sorriso esclamando che adesso gli fa già meno male.
Questo gesto le procura però un altro sopetto: la stregoneria.

JAMIE

Quando Claire ha visto Jamie per la prima volta non ha avuto nessuna sensazione particolare. E' bello certo, molto più alto di Dugal, rosso di capelli, dagli occhi di un intenso azzurro e con un volto gioviale e simpatico. Ma niente di più.
Grazie al suo intervento gli highlanders possono rimettersi in viaggio e Claire viene caricata sul cavallo di Jamie, davanti a lui.

Strada facendo con il suo compagno la donna scambia poche parole e giunta a destinazione, il castello di Leoch, nota con sgomento ancora un particolare dissonante col xx secolo: il castello non è un ammasso informe di rovine, come lo ricordava lei, ma un edificio abitato e ben tenuto.
Il padrone di casa è Colum MacKenzie, capo del clan MacKenzie, appunto, fratello di Dugal e zio materno di Jamie. Soffre di una malattia rara, la sindrome di Tolouse-Lautrec, che gli fa rapidamente perdere l'uso delle gambe e deteriora ossa e muscoli né permette di generar figli. Claire lo sa perchè lo ha studiato quando è diventata infermiera.
Pur essendo accolta bene però è sempre guardata con diffidenza. E' a Leoch che la poverina scoprirà che i suoi orribili sospetti sono invece realtà: è proprio nel 700, anzi nel 1743, due secoli prima circa del tempo che si è lasciata alle spalle.
Disperata si chiede che fine avrà fatto Frank e che cosa avrà pensato non vedendola più...

Poco tempo dopo, essendo inglese e sospettata di essere una spia ma al contempo ricercata dagli inglesi che la credono a loro volta, una spia degli scozzesi o dei francesi, Dugal la costringe a sposarsi con uno scozzese, così acquisita la cittadinanza scozzese non dovrà più preoccuparsi.
La scelta ricade sul giovane Jamie che, pur essendo ambito da molte, Claire non vuole sposare perchè ha sempre in mente di tornare nel suo secolo da Frank, che ama. Ma l'inevitabile si realizza e Claire diventa la moglie di James Fraser, che sembra tutt'altro che scontento di quel matrimonio.
Gli sposi vanno d'accordo e consumano in piena comunione la loro prima notte di nozze, facendosi prima una promessa: essere sempre sinceri l'uno con l'altro e portarsi sempre rispet
to.
Quando la notizia si diffonde non tutti vedono di buon occhio la nuova unione. Infatti, una sedicenne di nome Laoghaire, innamoratissima di Jamie, tende un tranello a Claire, in assenza di Jamie, che la vedrà in carcere e accusata dall'inquisizione di stregoneria, insieme ad un'altra presunta strega, diventata nel frattempo sua amica.
Jamie, avvertito in tempo, giunge a salvarla, quindi fuggono.

LA VERITA'
Quando la vede più calma le chiede finalmente, in nome di quella promessa fattasi l'un l'altra la prima notte di nozze, se lei è davvero una strega. Al che Claire è costretta a raccontargli tutto ma lui sembra crederle poco, così la porta a Craigh na Dun al cerchio di pietre e la costringe ad appoggiare le mani sulla famosa pietra. Vedendo che lei inizia a perdere i sensi come se si sentisse molto male, spaventato, la ritira in fretta e capisce che lei gli ha detto la verità e, finalmente, perchè ha più volte tentato di fuggire, prima e dopo il matrimonio, cosa ch
e puntualmente lui aveva scoperto e impedito.
Jamie decide c
osì di lasciarla tornare al suo tempo perchè nel 1743 per lei non ci sono altro che pericoli e violenze, mentre nel xx sec. c'è Frank che la aspetta e la ama. La lascia quindi nel cerchio e va via dopo aver appreso da lei che ci sarebbe stata una sanguinosa battaglia a Culloden tra scozzesi e inglesi - e la vittoria di questi ultimi,- a cui lui non può sottrarsi.
Rimasta intanto sola, Claire si fa un esame di coscienza prima di entrare nella spaccatura della pietra che la riporterà indietro nel futuro e deduce che non può abbandonare Jamie, il suo amatissimo e scapestrato marito scozzese e fa una scelta dolorosa ma di cui è sicura al 100%: resterà nel 700 al fianco di Jamie, nonostante sa che è vicina la data di Culloden.
Scende dalla collina di corsa e ritrova Jamie addormentato e addolorato nella stessa casupola
dove lo aveva visto la prima volta col braccio lussato. Felicissimo lui la conduce a Lallybroach, la terra di cui lui è capo clan, il cui motto è "Je suis priest", sono pronto, dove Claire conoscerà Jenny, sorella di Jamie, e Ian suo marito e amico d'infanzia di Jamie.
Jenny mostra subito di essere molto simile a suo fratello nel temperamento, pur non somigliandogli molto fisicamente, ma va d'accordo con Claire che la aiuterà perfino nel parto della sua seconda figlia.
Dopo un pò di tregua Jamie è denunciato da un suo colono agli inglesi perchè sa che intascherà la taglia che pende su di lui.
Jamie è infatti ricercato per un omicidio che non ha commesso e per la sua lingua lunga che gli ha causato solo guai, ma soprattutto è ricercato dal capitano Randall, innamorato di lui già da alcuni anni.
Claire, dopo averlo cercato per mari e per monti, riesce a intrufolarsi n
el carcere di massima detenzione di Wentworth, dove Jamie è rinchiuso, fortezza inespugnabile per i ribelli scozzesi condannati a morte. Lì dentro lo trova in una cella grande, riscaldata e pulita, ma incatenato e con una mano fratturata. Poco dopo vede entrare Randall e capisce che vuole servirsi di Jamie per i suoi squallidi giochetti, la notte prima dell'impiccagione di questi.
A questo punto Jamie sapendo di non avere ormai nessuna speranza fa un patto col perverso Randall: se lascerà andare via Claire sana e salva, lui accetterà le sue attenzioni. Randall accetta e accompagna Claire all'uscita sul cortile della prigione.
Ma Claire, non rassegnandosi facilmente, aiutata da alcuni uomini di Dugal e da un gentiluomo che abita nelle vicinanze, riesce a far evadere suo marito da Wentworth.

LA MALATTIA DI JAMIE

Pur contuso e ferito, nel corpo e nell'anima,
Jamie si salva e con lei si rifugia in Francia in un'abbazia di cui uno zio paterno, Alexander Fraser, ne è l'abate.
Qui il povero Jamie ha gli incubi peggiori, rivive i momenti delle violenze
infertegli da Randall e deperisce a vista d'occhio: è talmente disgustato da ciò che gli è successo che non ha più il coraggio di avvicinarsi alla moglie, pur amandola molto; arriva perfino a chiederle di lasciarlo per farla tornare indietro da Frank. Lei, naturalmente, non accetta ed escogita un modo per liberarlo dall'incubo: entra nella sua stanza di notte e finge di essere Jack Randall, facendogli rivivere, in questo modo, in sogno, i patimenti sofferti con l'inglese, avo di Frank. Dopo una serie di lotte finalmente Jamie sfiancato si addormenta a terra. Da quel momento si riprenderà effettivamente e inizierà a ritrovare pian piano la voglia di vivere e di essere felice accanto a lei, che gli annuncia con gioia, finalmente, di essere in attesa del loro primo figlio.

CONSIDERAZIONI CRITICHE
Il romanzo finisce così, come una storia indipendente dai restanti volumi,
perchè la Gabaldon quando lo scrisse non immaginava che avrebbe avuto tutto il successo che ha poi ottenuto. E' stato dopo che si è deciso un seguito.
La bellezza di questo libro, scritto in prima persona, sta soprattutto nella semplicità e nella originalità dell'idea. Claire non è una la solita bellona dal corpo perfetto che fa girare la testa a tutti gli uomini. Al contrario, è una donna normalissima che ha i
suoi pregi ma anche molti difetti che rendono molto umoristico il libro. E' un personaggio talmente reale che il lettore non fatica affatto ad immedesimarsi in lei.
Jamie poi è tratteggiato con una maestria e un umorismo che lo rende irresistibile. Ma la sua figura non è predominante sin dall'inizio, cioè non c'è un parallelo di capitoli che riguardano lui e Claire in maniera separata. La vicenda si sviluppa lentamente, così come avviene nella vita reale e lo troviamo progressivamente più presente nelle descrizioni così com'è sempre più presente nella vita di Claire.

SVANTAGGI?
Lo svantaggio di questo bellissimo romanzo di più di 800 pagine è quello che ti fa immedesimare troppo e che quando lo hai finito ti resta in bocca un amaro indicibile, perchè ti rendi conto che il libro è concluso, ma soprattutto perchè la storia non è reale e non sei tu ad averla vissuta.
Lo consiglio a tutti perchè erano molti anni che non leggevo un libro così coinvolgente e travolgente, perfino rispetto a quella storia pur bellissima di Tatiana e Alexander di Paullina Simons.
LA STRANIERA è un romanzo storico e di fantasia a momenti intesamente drammatico alternati ad altri di un umorismo esilarante che vi farà pensare solo a comperare i restanti volumi per leggere il sequel, che qui in Italia dovrebbe essere pubblicato, come al solito,giugno, credo, sempre però diviso in due voll. Staremo a vedere.
La reperibilità dei volumi è facile: in libreria, da internet o ebay dove si possono trovare a prezzi stracciati.
Fatemi sapere poi cosa ne pensate di questo libro stupendo, soprattutto chi lo leggerà per la prima volta invogliato dalla mia opinione.
A presto e buona lettura a tutti!

15 commenti:

  1. Buona giornata cara e buon inizio settimana!
    A presto! Maddy.

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  2. Una recensione a dir poco encomiabile.... ciao da Maria

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  3. Noto con piacere che sei un gran divoratrice di libri!!! L'ultimo che ho letto è stato "l'agenda rossa di Paolo Borsellino"...Molto interessante!!! Ho da poco iniziato a leggere "La Grande Storia di Roma" di Antonio Spinosa...Ho appena comprato online il libro dell'amica blogger Daniela "L'uomo col fiore in testa"
    Questo è il link del suo blog:
    http://odelance.blogspot.com/
    A presto ;-)

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  4. Un passaggio per lasciarti la mia buonanotte !!

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  5. Cao Lena...un passaggio per un piccolo saluto...mandi mandi ...Loris :-*

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  6. ciao cara, come va?
    Un bacione e a presto!
    Maddy.

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  7. I libri sono una droga!!! Ed io, purtroppo...ho il vizio di comprarli...e anche tanti!!! Cerco di star lontano dalle librerie...e dai blog come il tuo... ;-) Scherzo!!!! Devo dire che nonostante mi sia avvicinato poco a questo tipo di letture, mi hai incuriosito. Ma la pila in bilico sul mio comodino, mi ricorda che sono in "arretrato"!!
    Ciao e...buona lettura ;-)

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  8. eccomi, sai ki sono ma non dirlo...scusami ma ho avuto problemi, ti prego voglio essere anonima

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  9. Ciao Lena , c'è una simpatica sorpresa per te nel mio blog.....
    a presto ^______^

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  10. Ciao lena, come va?
    Ho letto sul blog di Gisella che anche tu sei stata invitata al meme delle 5 canzoni.......allora buon lavoro e a presto!
    Un bacio.

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  11. E' stato gia' molto coinvolgente anche leggere questa recensione (anche se il termine e' sicuramente riduttivo), figuriamoci come potrebbe essere leggeren il libro. Comunque questa "sindrome da libro finito" nel mio caso si comincia a manifestare gia' quando mancano una cinquantina di pagine. Poi perfortuna passa, almeno fino al libro successivo.
    Un carissimo saluto e un augurio di buon 25 aprile e primo maggio nel caso non mi capiti di ripassare.
    Ciao

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  12. Ciao Lena...ho rimosso...ma avevo già verificato che il link che mi aveva indicato non era più in voga... , ..mandi mandi ...Loris :-*

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  13. quello che stavo cercando, grazie

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Lasciatemi un piccolo segno del vostro passaggio, sarà graditissimo. Grazie.